27 settembre 2023

Meloni un anno dopo... C'è bisogno di una lotta vera

Oggi noi compagni del PCL eravamo allo stabilimento Hitachi per distribuire il nostro volantino... Per difendere le ragioni di chi lavora:

● Per un forte aumento salariale di almeno 300 euro netti per tutti i lavoratori e le lavoratrici.

Per la reintroduzione della scala mobile dei salari.

Per un salario minimo intercategoriale di almeno 12 euro l’ora.

Per un reddito dignitoso ai disoccupati.

Per la cancellazione di tutte le misure di precarizzazione del lavoro e della attuale legislazione sugli appalti. Per il controllo dei lavoratori sulle condizioni del lavoro, e la decuplicazione di ispettori e ispezioni.

Per la riduzione generale dell’orario di lavoro a 30 ore pagate 40.

Per una patrimoniale straordinaria di almeno il 10% sul 10% più ricco, che possa finanziare il raddoppio della spesa sanitaria, un vasto piano di assunzioni nei servizi, un forte investimento in risanamento ambientale ed energie rinnovabili.

Per la cancellazione del debito pubblico alle banche e l’abbattimento delle spese militari.


Solo un governo dei lavoratori e delle lavoratrici potrà realizzare una svolta vera. Che è anticapitalistica o non è. C’è bisogno di un partito della classe lavoratrice che lotti per questa svolta.

Il Partito Comunista dei Lavoratori si batte ogni giorno per costruirlo.

 


 

    

 

 

 

 

 

 

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22 settembre 2023

La scuola nazionale di formazione del PCL. Il successo di un'iniziativa

La scuola nazionale di formazione del Partito Comunista dei Lavoratori tenutasi tra l’8 e il 10 settembre a Cagli, in provincia di Pesaro e Urbino, è stata una iniziativa di successo. Non è certo la prima scuola di formazione del partito, ma sicuramente è la più riuscita. Da diversi punti di vista. Non solo nella campagna di promozione e di raccolta fondi che l’ha accompagnata – grazie al gruppo di lavoro che l’ha organizzata – ma anche e soprattutto dal punto di vista politico. La platea dei partecipanti ha visto la presenza attiva non solo di militanti e iscritti al partito, ma anche di nuovi simpatizzanti ed interlocutori interessati. Nutrita in particolare la presenza di giovani, i primi destinatari del lavoro di formazione, spesso i più motivati.

In tre giornate intense, vasta è stata la gamma dei temi affrontati: la crisi del capitalismo e le ragioni dell’alternativa socialista (Diego Ardissono); l’attualità del Programma di transizione (Federico Bacchiocchi); il senso e le ragioni del partito leninista, come organizzazione rivoluzionaria d’avanguardia (Natale Azzaretto); il centenario della nascita dell’Opposizione di sinistra allo stalinismo, con la ricostruzione della sua storia e delle sue ragioni (Eugenio Gemmo); le lezioni dell’esperienza del Cile tra il 1970 e il 1973, con l’analisi del fallimento del riformismo e del centrismo (Marco Ferrando); la lunga battaglia del trotskismo conseguente in Italia a partire dai primi anni ‘70, e del suo lavoro per l’internazionale rivoluzionaria (Franco Grisolia). Su ognuno di questi temi si è registrato lungo l’intero arco dei lavori un forte coinvolgimento e attenzione di tutte le compagne e i compagni presenti, con interventi, domande, approfondimenti.

Toccante in particolare è stato il ricordo della figura di Pietro Tresso, cui è stato riservato un prezioso documentario autoprodotto, proiettato nella serata dell’8 settembre, con riferimenti inediti e diverse testimonianze.
Gli interventi conclusivi di Salvo Lo Galbo, sul lavoro della Commissione formazione, e di Marco Ferrando, sulla costruzione del partito nella prossima fase, sono stati accompagnati da un clima di entusiasmo che ha riassunto l’esperienza dei tre giorni di scuola. Tre giorni che hanno non solo rafforzato le motivazioni politiche dei militanti e avvicinato nuovi giovani al PCL, ma hanno soprattutto consolidato un forte spirito di comune appartenenza al partito e al suo progetto generale. Uno spirito che si è riflesso anche nei momenti di socializzazione della scuola, come quello offerto dalla chitarra pregevole di Marco Sonaglia, in collaborazione con Salvo Lo Galbo, nella serata del 9 settembre.

È utile precisare un concetto. A differenza di alcune organizzazioni e tendenze che fondano la propria costruzione sulle false mitologie di una rivoluzione sempre imminente e/o dei propri inarrestabili successi (ogni giorno sempre più travolgenti), il PCL non nasconde le enormi difficoltà del movimento operaio italiano, la profondità degli arretramenti da questo subiti, la complessità della costruzione controcorrente di un partito leninista. Né tanto meno nasconde a sé stesso le difficoltà della ricostruzione di un'Internazionale rivoluzionaria. Ma proprio le difficoltà e l’orgoglio di una battaglia controcorrente forgiano un'organizzazione rivoluzionaria, la tempra morale dei suoi militanti, la sua tensione concentrata attorno al fine della liberazione della classe lavoratrice e dell’umanità. Questa è la tradizione autentica del trotskismo. Questo è lo spirito di comunità compatta che ha segnato il clima della nostra scuola e le sue conclusioni. È il clima di una sincera fraternità rivoluzionaria, che ora sarà investito, giorno dopo giorno, nella costruzione del Partito Comunista dei Lavoratori. Cioè nella unificazione attorno alla stessa organizzazione di tutti coloro che, indipendentemente dalla loro provenienza, ne condividono i principi fondamentali e il programma generale.

I lavori della scuola saranno presto documentati attraverso i video delle relazioni e la pubblicazione degli atti. Forti del successo registrato, terremo sicuramente ogni estate questa esperienza di scuola, allungandone i tempi di svolgimento in quattro giorni e puntando a una partecipazione sempre più ampia e sempre più giovane. Per questo diamo già ora appuntamento a tutti i compagni e le compagne che vorranno condividere con noi le ragioni della rivoluzione. Augurandoci di incontrarli da subito nelle battaglie quotidiane che ci attendono.

 

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20 settembre 2023

Valditara: la reazione nella scuola

Oggi i compagni del PCL Reggio Calabria erano presso il Ministero dell'Istruzione - USR Calabria per l'attività di volantinaggio. Diffondiamo ovunque possibile il nostro punto di vista di classe, sempre e solo a sostegno della classe lavoratrice. 

Il ministro Valditara, ministro del governo nemico dei lavoratori, stabili o precari che siano, è complice dell'ennesimo anno scolastico iniziato all'insegna dell'incertezza per migliaia di lavoratrici e lavoratori della scuola. Si continua così a perpetuare quel regime di precarizzazione e instabilità del personale scolastico, costellato di scelte tattiche al momento della presentazione della domanda e destinato al suo solito esodo autunnale (se tutto va bene).   

Falcidiare la pubblica istruzione, tagliare gli investimenti usando "meritocrazia" e "produttività" come specchietti per le allodole, subordinare la scuola pubblica alla logica dell'impresa, del mercato, col fine di tutelare l'interesse privato: il profitto! Questa è la nuda e cruda realtà.

Ed è altrettanto vero che lottare contro l'ordine vigente significa lottare contro il capitalismo. Ogni protesta resta chiacchiera se non si rompe col regime capitalista ma nessun governo borghese può farlo.  

Solo un governo delle lavoratrici e dei lavoratori può assumersi il compito di instaurare una nuova organizzazione dell'economia e della società.   

Ci vuole una rivoluzione!

Il Partito Comunista dei Lavoratori si batte per costruire, controcorrente, questa consapevolezza. 


 


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17 settembre 2023

In ricordo di Pietro Tresso. A 80 anni dalla sua morte

Sono ormai passati ottant’anni da quando “Blasco”, Pietro Tresso, uno dei dirigenti di primo piano del movimento operaio italiano ed internazionale perse tragicamente la vita. Trovò la morte come tanti altri rivoluzionari, per mano della burocrazia stalinista. La sua unica colpa fu quella di opporsi alle assurdità prodotte da Mosca.

Nel 1943 tra il 26/27 ottobre la vita di Tresso finisce. Viene giustiziato a sangue freddo, in Francia, da sicari al soldo dell’NKVD (polizia sovietica) "gli affossatori della rivoluzione". Su chi abbia dato l’ordine ancora non vi è chiarezza. Sicuramente l’ordine è partito dall’alto. Sappiamo che l’esecutore materiale fu il partigiano Jean Sosso (Giovanni Sosso): un uomo dell’apparato stalinista, nato in Italia ma migrato in Francia; dopo la guerra fu inviato in Polonia come giornalista dell’Humanitè (stampa francese stalinista).

Per troppo tempo le vittime dello stalinismo sono state rimosse dai libri di storia e dalla memoria, cadute nel dimenticatoio. Lo stalinismo ha rappresentato la più grande mistificazione della storia e in questo documentario abbiamo cercato di fare luce su questa vicenda, la vicenda di Pietro Tresso, una bellissima icona morale per il movimento marxista rivoluzionario.

 

 

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02 settembre 2023

Revolutionary Camp - Scuola nazionale di formazione del PCL

8-9-10 settembre 2023

Cagli, provincia di Pesaro e Urbino 

Tre giorni di formazione (relazioni e dibattiti) combinati con spazi di socialità, musica, proiezioni. 

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In ricordo di Pietro Tresso. A 80 anni dalla sua morte

Sono ormai passati ottant’anni da quando “Blasco”, Pietro Tresso, uno dei dirigenti di primo piano del movimento operaio italiano ed inter...