17 settembre 2023

In ricordo di Pietro Tresso. A 80 anni dalla sua morte

Sono ormai passati ottant’anni da quando “Blasco”, Pietro Tresso, uno dei dirigenti di primo piano del movimento operaio italiano ed internazionale perse tragicamente la vita. Trovò la morte come tanti altri rivoluzionari, per mano della burocrazia stalinista. La sua unica colpa fu quella di opporsi alle assurdità prodotte da Mosca.

Nel 1943 tra il 26/27 ottobre la vita di Tresso finisce. Viene giustiziato a sangue freddo, in Francia, da sicari al soldo dell’NKVD (polizia sovietica) "gli affossatori della rivoluzione". Su chi abbia dato l’ordine ancora non vi è chiarezza. Sicuramente l’ordine è partito dall’alto. Sappiamo che l’esecutore materiale fu il partigiano Jean Sosso (Giovanni Sosso): un uomo dell’apparato stalinista, nato in Italia ma migrato in Francia; dopo la guerra fu inviato in Polonia come giornalista dell’Humanitè (stampa francese stalinista).

Per troppo tempo le vittime dello stalinismo sono state rimosse dai libri di storia e dalla memoria, cadute nel dimenticatoio. Lo stalinismo ha rappresentato la più grande mistificazione della storia e in questo documentario abbiamo cercato di fare luce su questa vicenda, la vicenda di Pietro Tresso, una bellissima icona morale per il movimento marxista rivoluzionario.

 

 

Partito Comunista dei Lavoratori

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Sono ormai passati ottant’anni da quando “Blasco”, Pietro Tresso, uno dei dirigenti di primo piano del movimento operaio italiano ed inter...