05 aprile 2023

CHI SIAMO E COSA VOGLIAMO

L’annuncio di una nuova era di progresso, che i circoli liberali d’occidente avevano sbandierato dopo il crollo del Muro di Berlino (1989) è stato smentito dai 20 anni successivi. La grande crisi che investe l'economia capitalistica d'occidente a partire dal 2007 ha definitivamente spazzato via ogni illusione. 

Ovunque avanzano controriforme sociali. La precarizzazione del lavoro dilaga.

Si moltiplicano le politiche di smantellamento dei contratti nazionali di lavoro per soccorrere le ragioni del profitto nella competizione mondiale. Si approfondiscono le politiche di saccheggio della previdenza pubblica, della sanità, dell'istruzione per pagare gli interessi sul debito pubblico alle banche che l'hanno comprato. 

Parallelamente, tornano le guerre imperialiste e le corse coloniali per il controllo delle zone d’influenza. Si affacciano enormi flussi migratori, quali fughe di massa dalla fame e dalla morte. Si aggrava la catastrofe ambientale e gli squilibri ecologici su scala planetaria. 

Il capitalismo ha dunque celebrato la sua “vittoria” nel momento stesso in cui non ha più nulla di progressivo da offrire alle giovani generazioni. 

Tanto più nell’attuale epoca storica, ogni illusione di riforma socialmente progressiva del capitalismo è priva di qualsiasi fondamento. Non c’è un solo governo borghese oggi al mondo che promuova riforme sociali progressive di una qualche rilevanza. Ovunque i governi borghesi di ogni colore gestiscono le medesime politiche di “sacrifici”. Le illusioni alimentate di volta in volta nei Macron, Pedro Sánchez ecc sono state ridicolizzate dalla realtà. Le sinistre che entrano in questi governi o che li appoggiano – quando anche si definiscono “comuniste” (figlie della degenerazione stalinista) – si fanno complici di quelle politiche contro i lavoratori e i giovani. 

La verità è che non c’è via d’uscita “progressiva” per l’umanità dentro il regime capitalista. Solo una prospettiva socialista e rivoluzionaria su scala internazionale può liberare il mondo dalla regressione storica che l’attraversa.

L’ATTUALITA’ DELL’ALTERNATIVA SOCIALISTA  

La crisi capitalista è la documentazione quotidiana del carattere distruttivo e regressivo del capitalismo.  

La logica della ragione è capovolta. L’incremento della produttività incorporato alla tecnica consentirebbe una riduzione progressiva dell’orario di lavoro e una distribuzione tra tutti del lavoro che c’è: e invece si combina con un aumento del tempo di lavoro giornaliero e di vita (età pensionabile), della disoccupazione, dello sfruttamento.